Sono venuta a conoscenza degli hamantaschen ai semi di papavero leggendo il bellissimo libro di Uri Scheft dal suggestivo titolo di Breaking breads, del quale avevo già provato la ricetta del challah che è servita per i katzu. Gli hamantaschen sono dei biscotti molto particolari grazie al loro ripieno di semi di papavero e alla loro forma triangolare, tradizionalmente consumati per la festa di Purim. In realtà gli hamantaschen possono avere molti ripieni diversi ma quello di semi di papavero è il loro ripieno storico, quello della tradizione. Il sapore è differente da ogni altro biscotto io abbia mai assaggiato perchè a differenza dei biscotti ripieni di marmellata o cioccolata non stanca essendo perfettamente bilanciato; lascia infatti una piacevole dolcezza in bocca senza che si senta lo zucchero. Cercando in rete delle notizie su questi particolarissimi biscotti, ho letto qua una bellissima interpretazione del loro significato. Non sono in grado di giudicare se sia l’interpretazione corretta ma la trovo estremamente poetica, quindi la riporto cosi come l’ho trovata:
-“Gli ebrei trovano sempre un cibo per raccontare una storia. In questo caso è l’hamantash. La parte esterna è un semplice impasto ma il vero sapore è nascosto all’interno. Dietro la superficie c’è il cuore dell’hamantash, pieno di dolcezza. Anche le nostre vite sono cosi. A volte ci sembra di essere prima spinti e poi tirati da forze accidentali. Ci succedono cose che sembrano confuse e casuali; sembra non ci sia alcun motivo, alcuna direzione in questo freddo e ostile universo. Ma non è vero. Il piano c’è ma è nascosto. Sotto la superficie c’è una calda mano ed un cuore tenero che dirige l’universo. Raramente vediamo la mano e Purim è il giorno in cui si è svelata, quando un’incrinatura ha crepato il guscio della natura ed abbiamo potuto intravedere cosa si cela dietro ad esso. Purim ci ricorda che tutte le coincidenze non sono coincidenze e che nulla è per caso. Siamo ancora nel mezzo della nostra storia quindi è difficile vedere il quadro completo ma alla fine scopriremo che è tutto un grande hamantash”-
Mettete il burro all’interno di un foglio di carta forno e sbattetelo con un matterello per renderlo plastico senza riscaldarlo troppo.
Trasferite il burro, lo zucchero a velo e lo zucchero granulato nella vasca della planetaria con la K montata e mescolate a bassa velocità per circa 30 secondi (non vogliamo incorporare aria)
Aggiungete le uova e lavorate solo fino a quando saranno incorporate premurandovi di staccare l’eventuale burro rimasto sul fondo.
Mettete anche le due farine ed il sale e lavorate fino a quando l’impasto non comincerà a stare insieme.
Usando un tarocco date qualche piega veloce evitando così di lavorarlo troppo.
Trasferite l’impasto su di un foglio di carta forno coprendolo con un altro e stendetelo per farlo freddare prima.
Mettete in abbattitore (20 minuti) oppure in frigo (1 ora). A questo punto volendo si potrà conservare in frigo fino a 5 giorni oppure congelare per 1 mese.
Ripieno di semi di papavero:
Versate i semi di papavero in un mixer e tritateli finché non diventeranno polvere ma fermatevi prima che si trasformino in una pasta.
Versate il latte e lo zucchero in una casseruola che metterete su fuoco medio.
Mescolate finché lo zucchero non sarà disciolto (circa 2 minuti) e quindi unitevi i semi di papavero, la buccia di limone grattugiata ed il burro.
Abbassate al minimo il fuoco e cuocete mescolando continuamente (per evitare che i semi di papavero si attacchino e brucino) fino a che la mistura non si assoderà, i semi avranno assorbito tutto il latte e si cominceranno a vedere le prime bolle (circa 5 minuti).
Togliete immediatamente dal fuoco, mescolatevi la marmellata e le briciole di muffin o di torta.
Trasferite in un contenitore che coprirete con pellicola alimentare e metterete in abbattitore per 15 minuti, oppure che farete freddare a temperatura ambiente.
Preparazione degli hamantaschen:
Trasferite l’impasto sulla spianatoia infarinata leggermente.
Cospargete con poca farina e tirate con il matterello fino a raggiungere uno spessore di circa 0,3 cm. Girate spesso l’impasto spolverizzandolo lievemente di farina per evitare che si attacchi alla spianatoia o al matterello. In caso la frolla si riscaldasse troppo, trasferitela per una ventina di minuti in frigo.
Usando un tagliapasta circolare di circa 6 cm di diametro ritagliate gli hamantaschen e a mano a mano che li avrete ritagliati, disponeteli su due teglie da forno rivestite di carta forno.
Mettete insieme i ritagli schiacciandoli insieme e trasferiteli subito in frigo protetti da pellicola alimentare.
Con un pennellino spennellate la superficie dei dischetti e poi riempiteli con il ripieno usando un cucchiaino o una sac a poche senza metterne troppo altrimenti diventerà difficoltoso chiuderli.
Ora usando indice e pollice di entrambe le mani chiudete il dischetto in 3 punti lasciando il cuore del ripieno scoperto: la classica forma dell’hamantaschen.
Riutilizzate i ritagli ripetendo il processo.
Ora mettete le teglie protette da pellicola in frigo e lasciatevele almeno un’ora o meglio ancora una notte intera perchè gli hamantaschen devono freddarsi bene per mantenere la forma.
Sistemate due griglie in forno, centralmente e preriscaldate a 180°.
Cuocete gli hamantaschen per circa 6 minuti quindi invertite l’ordine delle teglie e proseguite la cottura per altri 6 minuti.
Fate freddare su di una griglia e conservate in un contenitore a tenuta d’aria fino a 3 giorni. Io ho surgelato direttamente quelli che non abbiamo mangiato. Bastano 15 minuti perchè tornino a temperatura ambiente, fragranti come appena sfornati.