Chocolate raspberry tart di Ottolenghi ma no, questa volta non è colpa mia se torno con l’ennesima sua ricetta. La colpa è delle cape del Re-cake 2.0 che hanno deciso che il tema di questo mese sarebbe stata una ricetta del mio amato Ottolenghi e non una delle sue insalate o verdurine che di solito propongo in questo blog, no davvero. Cosa vanno a scegliere loro? Una crostata e che crostata? Cioccolato e lamponi. Ho lungamente dibattuto tra me e me medesima se fosse il caso di saltare il Re-cake almeno per questo mese ma poi ho deciso di no e così il mio anno sabbatico dal colesterolo si interrompe per una frazione di secondo perchè tanto ci vuole a divorarsene una fetta e tornerò presto con ricette ben più avvedute ma credetemi, qua un strappo ci vuole perchè (e non poteva essere diversamente visto l’autore della ricetta) questa crostata è davvero superlativa. Croccante e cremosa, dolce ed asprigna, una forchettata è una bomba di sapori che vi esploderanno in bocca tanto che resistere alla seconda forchettata e poi alla terza diventerà davvero difficile. Del resto il mio cuoco preferito riesce nei dolci almeno quanto nei salati e le ricette del suo Sweet lo dimostrano tutte o almeno quelle che finora ho provato: i peanut sandies, i cranberry oat and white chocolate biscuites (qui dalle svalvolate), gli amaretti with honey and orange blossom e i lemon and semolina syrup cakes che ho visto qui su Starbooks. Questa chocolate raspberry tart di Ottolenghi va provata, non c’è dubbio alcuno e se proprio siete in stand-by dal colesterolo, fate come me: dimezzate la dose così limiterete i danni ma vi assicuro che ve ne pentirete amaramente già al primo morso. Il mio sentito grazie alle ragazze del Re-cake perchè anche questa volta hanno fatto centro anche se il mio colesterolo non è d’accordo ma in fin dei conti chi è che comanda tra noi due?
Chocolate raspberry tart di ottolenghi
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- Per la base:
- 180 g di burro freddo
- 300 g di farina
- 90 g di zucchero a velo
- ¼ di cucchiaino di sale
- 1 tuorlo d’uovo
- 30 ml di acqua fredda
- Burro fuso per ungere la teglia
- Per la confettura:
- 200 g di lamponi/fragole
- 60 g di zucchero
- 3 pezzi di anice stellato
- Per il ripieno al cioccolato:
- 150 g di cioccolato al latte
- 150 g di cioccolato fondente
- 200 g di burro
- 2 tuorli d’uovo
- 2 uova intere
- 60 g di zucchero
- Per completare:
- Cacao in polvere
- Lamponi
Instructions
- Base:
- Tagliate il burro a cubetti e unitelo alla farina, lo zucchero e il sale all’interno della vasca dell’impastatrice oppure se preferite fare a mano, in una ciotola capiente. Impastate fino ad ottenere delle grosse briciole quindi aggiungete il tuorlo e l’acqua ed impastate fino a ottenere una palla che dopo essere stata appiattita farete riposare in frigo per circa un’ora.
- Confettura di lamponi:
- Lavate i lamponi e metteteli in una casseruola insieme allo zucchero e all’anice stellato.
- Mescolate e fate sobbollire a fuoco basso per circa 10 minuti quindi rimuovete l’anice stellato e fate freddare.
- Frolla:
- Preriscaldate il forno a 160 gradi. Spennellate con il burro fuso una teglia da crostata da 22 cm con fondo removibile.
- Stendete la pasta frolla a uno spessore di 2-3 mm e rivestitevi la teglia facendo un bordo di circa 1 cm.
- Coprite con cartaforno e riempite con legumi secchi o riso.
- Cuocete per circa 25 minuti dopo di che rimuovete carta e legumi e fate cuocere per altri 15 minuti o comunque finché la base non sarà dorata.
- Ripieno:
- Mettete i cioccolati a pezzetti e il burro in una ciotola e fate fondere a bagnomaria.
- Montate le uova intere, i tuorli e lo zucchero finché non diventeranno chiari e spumosi quindi uniteli al cioccolato fuso.
- Assemblaggio:
- Versate la confettura nel guscio di frolla e livellate.
- Coprite con la crema al cioccolato e cuocete a 160 gradi per 20 minuti.
- Fate freddare, spolverizzate di cacao e decorate con lamponi e le fragole.
Notes
-La teglia che ho usato è 35X11 ed è perfetta per metà dose.
-A me l'acqua da aggiungere all'impasto della frolla non è servita e anzi, forse una decina di grammi in più di farina ci sarebbe stata perchè la frolla è venuta molto friabile e non ha tenuto bene la forma della teglia.
-Una mezz'ora in frigo dopo aver ovviamente portato la crostata a temperatura ambiente aiuta la crema al cioccolato a solidificarsi ma io comunque non ho avuto problemi di sorta.
-Ho usato cioccolato fondente e al latte perchè nessuno in casa gradisce le creme al cioccolato fatte solo col fondente.
-Io per i passaggi ho utilizzato l'abbattitore Fresco dimezzando così i tempi.
-La crostata è davvero buona e si conserva bene. Lo so per certo perchè a causa della qui presente che doveva fare le foto è stato impedito l'assaggio al resto della famiglia per 3 giorni e quando alla fine la crostata è stata resa finalmente disponibile, era perfetta. Chissà come sarebbe stata il primo giorno
Riconfermo il mio amore assoluto per Ottolenghi
Con questa ricetta partecipo al Re-cake 2.0 di Aprile. Questa la locandina:
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